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Seggiolini anti abbandono

E’ naturale voler proteggere i figli. Ancor di più se sono neonati indifesi. Ecco perché si discute da mesi dell’obbligo dei seggiolini anti abbandono in auto. La cronaca ha dimostrato che anche il genitore più presente può avere un momento di distrazione. Una distrazione, però, che diventa fatale per i piccoli e che non può essere accettata. Perché la vita è imponderabile ma ci sono degli strumenti per prevedere problemi così gravi.

Lo sappiamo bene noi della L & N de’ Liguori che costruiamo ed offriamo polizze sulla tutela della famiglia e del suo benessere. Da questa sezione ad hoc del sito puoi vedere i pacchetti base. Ognuno, però, ha le proprie necessità ed è importante trovare l’assicurazione giusta in base a loro chiacchierando con i nostri consulenti nella sede di Roma di via Timavo 3.

Torniamo al tema dei seggiolini anti abbandono. Dopo mesi di stop, ci sono importanti novità.

Seggiolino con dispositivo anti abbandono

Prima di entrare nel vivo dell’attualità, scopriamo i seggiolini anti abbandono cosa sono. Lo definisce una lista di caratteristiche snocciolata dal Ministero che ti riportiamo di seguito per completezza d’informazione:

  • il dispositivo anti-abbandono deve segnalare l’abbandono di un bambino di età inferiore a 4 anni, sul veicolo sul quale è trasportato, da parte del conducente del veicolo stesso mediante l’attivazione di uno dei segnali di cui alla lettera d
  • il dispositivo deve essere in grado di attivarsi automaticamente ad ogni utilizzo, senza ulteriori azioni da parte del conducente
  • il dispositivo deve dare un segnale di conferma al conducente nel momento dell’avvenuta attivazione
  • nel caso in cui il dispositivo rilevi la necessità di dare un segnale di allarme, quest’ultimo deve essere in grado di attirare l’attenzione del conducente tempestivamente attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici, percepibili all’interno o all’esterno del veicolo
  • il dispositivo anti-abbandono deve essere in grado di attivare il sistema di comunicazione indicato alla lettera g
  • se alimentato da batteria, il dispositivo deve essere in grado di segnalare al conducente livelli bassi di carica rimanente
  • i dispositivi anti-abbandono possono essere dotati di un sistema di comunicazione automatico per l’invio, per mezzo delle reti di comunicazione mobile senza fili, di messaggi o chiamate.

La proroga della Ministra De Micheli

Il tema dei seggiolini anti abbandono sta a cuori a molti perché si tratta di una legge che potrà salvare molte vite innocenti. Dopo un batti e ribatti molto politico e poco etico, pochi giorni fa, la ministra Paola De Micheli ha promesso una proroga dell’avvio delle sanzioni per i genitori non provvisti di seggiolini anti abbandono.

Proprio oggi, dallo stesso sito ufficiale del Ministero, si legge che:

Il governo sta lavorando per posticipare al primo marzo 2020 l’avvio delle multe per i non provvisti del dispositivo.

I più informati sostengono che il rinvio dell’obbligo d’uso dei seggiolini anti abbandono dovrebbe diventare definitivo con un emendamento a uno dei provvedimenti ora all’esame del Parlamento. Quale? Proprio quello che prevede il bonus di 30 euro per le prime 500.000 famiglie che acquisteranno un seggiolino di questo tipo.

I tempi della legge

I seggiolini anti abbandono saranno un’innovazione epocale ma l’iter normativo, come spesso accade in questo paese, non è del tutto lineare. Proviamo a ricostruirlo fino ad oggi. La legge sarebbe dovuta entrare in vigore il primo luglio del 2019 ma è stata sospesa a data da definirsi. Ad inizio ottobre la Ministra ha firmato il decreto entrato in vigore definitivamente il 7 novembre. E ora?

Le dichiarazioni ufficiali del Ministero sui seggiolini anti abbandono dicono che:

i dispositivi sono già in commercio da alcuni mesi e che non necessitano di omologazione purché accompagnati da un certificato di conformità rilasciato dal produttore e in grado di attivarsi automaticamente a ogni utilizzo senza bisogno che il conducente compia ulteriori azioni.

Non solo:

In caso di abbandono del bambino in auto, devono attivarsi con segnali visivi e acustici o visivi e di vibrazione e i segnali devono essere percepibili o all’interno o all’esterno del veicolo. Inoltre è possibile che seggiolini e dispositivi anti-abbandono siano collegati allo smartphone del genitore con una app o tramite Bluetooth per inviare notifiche.

Gli incentivi

Come sempre, quando entra in vigore una legge nuova si usa lo strumento degli incentivi per spingere le persone ad imparare questo stile di vita nuovo. Non fanno eccezione i seggiolini anti abbandono.

In merito, infatti, il Ministero ha dichiarato che sono previsti e che nei prossimi giorni verrà pubblicato un decreto con le modalità per richiederli. Il contributo per i seggiolini anti abbandono verrà versato fino a esaurimento delle risorse stanziate. Questo significa che, se le sanzioni verranno posticipate, ci sarà del tempo per procedere all’acquisto dei dispositivi e poi mettersi in regola.

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