Patrimoniale in arrivo: cosa c’è di vero e come chiudere i risparmi al sicuro

Gli aiuti economici agli italiani previsti dal Decreto Cura Italia non sono pochi. Fa onore a questo paese non lasciare i suoi cittadini da soli in una crisi che non sta toccando solo la salute ma anche i portafogli. Perché va detto che il lockdown sembra sortire effetti sul numero di contagi da Covid-19, in oggettivo calo, ma ha anche sui nostri guadagni, in odore di crisi. E’ semplice: se è tutto chiuso, non girano soldi. A questo ragionamento lineare va aggiunto un altro snodo: se il Decreto stanzierà fondi di supporto per tutte le attività in affanno, da dove usciranno i soldi? Alcuni temono che la risposta sia da cercare in una nuova patrimoniale prevista solo dopo la fine di questi mesi di clausura.

Cos’è la patrimoniale

La definizione di patrimoniale è molto chiara:

Si tratta di un’imposta che va a gravare sui contribuenti, in particolare sul patrimonio dei cittadini.

Il suo nome nasce dal fatto che “va a insistere sul patrimonio del contribuente e non sul suo reddito”. Cioè? E’ una tassa che grava sugli immobili tipo prime o seconde case e sui fondi commerciali tipo negozi o attività produttive di altro genere. Ma non solo. Il calcolo della patrimoniale si fa anche su beni mobili come:

• titoli azionari;
• titoli obbligazionari;
• conti correnti bancari o postali.

E’ chiaro che non è una prospettiva che aggradi molto chi ha risparmiato con fatica negli anni i propri soldi. E’ ancora presto per allarmarsi con sicurezza su questo pericolo. Il prelievo forzoso del Governo Amato del 1992 non è uno scenario che si può dare per certo adesso ma non sciocco iniziare a capire come mettere al sicuro la propria liquidità.

Scopri come può aiutarti la Gestione Separata.

Cos’è la gestione separata

E’ la gestione finanziaria ideale per accumulare risparmi senza alcun rischio. I clienti che la sottoscrivono, infatti, sono garantiti al minimo dello 0%. Significa, cioè, che, nella peggiore delle ipotesi, i tuoi soldi ti verranno restituiti nella loro interezza, al netto dei costi. E’ un patrimonio separato dal resto (da qui il nome) e il suo punto di forza è che nessuno potrà toccare i fondi delle gestioni separate. In parole ancora più semplici, il capitale può essere incassato solo dai clienti che l’hanno messo là dentro. Non sono possibili pignoramenti e prelievi forzosi di alcun tipo da parte dello Stato. Un risparmio sicuro in tempo poco certi.

Tra le diverse gestioni separate, questa è la nostra.

La polizza HDI Crescita Sicura

Il nostro “Crescita Sicura” è un prodotto a capitale rivalutabile e premio unico, che prevede però anche versamenti aggiuntivi. In sintesi è un capitale:

• che si rivaluta annualmente;
• che non può essere toccato da nessuno.

Come funziona Crescita Sicura

Se è vero che una patrimoniale è nell’aria ma non è ancora certo, è certo invece il funzionamento cristallino di questo nostro strumento finanziario che è così spiegato sul sito:

La compagnia dichiara entro il 31 dicembre di ciascun anno il rendimento della gestione separata e la rivalutazione annua applicabile al prodotto al netto di una percentuale fissa che viene trattenuta dalla società, pari allo 0,50% annuo.

Come già detto, garantiamo una misura annua minima di rivalutazione pari allo 0%, che significa che il capitale netto versato in ogni caso non può diminuire. Il cliente, trascorso un anno dalla data di decorrenza del contratto, avrà facoltà di richiedere riscatti, parziali o totali, della propria posizione.

Il premio unico iniziale di Crescita Sicura deve essere d’importo non inferiore a 50 mila euro. Successivamente alla conclusione del contratto potrai effettuare versamenti aggiuntivi di importo non inferiore a 10 mila euro in qualsiasi momento.

Perché potrebbe esserci una patrimoniale

Se stai ancora valutando l’ipotesi di chiudere a doppia mandata i tuoi risparmi nella nostra gestione separata, lasciati spiegare perché alcuni esperti di macro economia parlano in modo sempre più insistente di una nuova patrimoniale in Italia.

E’ una questione di numeri. Il nostro paese ha all’attivo quasi 10.000 miliardi di euro di ricchezza accumulata in forma perlopiù d:

• fabbricati;
• terreni;
• investimenti finanziari;
• risparmi liquidi;
• altri beni.

Nel complesso, tutti insieme valgono 5,5 volte il PIL. Per capire meglio, imponendo un’aliquota orizzontale dell’1% uscirebbero in teoria, i 100 miliardi che servirebbero nei prossimi mesi per affrontare l’emergenza.

Sia chiaro, nulla è certo e sono solo speculazioni. Quel che fa riflettere, però, è che si tratta di speculazioni verosimili. La saggezza popolare ci insegna che “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”. Allora chiedi, senza impegno, un prospetto ai nostri consulenti e scoprirai quanto irrisori siano i costi della nostra “Crescita Sicura”.

Ti basterà compilare il form sottostante: