Danno morale? E’ ancora poco noto in Italia ma la sua tutela è un diritto inalienabile. Non a caso rientra tra i danni coperti dalla polizza di Responsabilità Civile obbligatoria. Questo significa che può essere risarcito una volta che un giudice ne abbia stabilito una sua quantificazione decidendo quanti soldi far avere al danneggiato.
Noi della L&N de’ Liguori crediamo molto nella trasparenza con i clienti. Trasparenza che passa anche dall’informazione. Chi conosce chiaramente come funziona il mondo delle assicurazioni sa come farsi valere. Capire cos’è il danno morale diventa quindi un beneficio per tutti.
Secondo la più recente Giurisprudenza, la definizione di danni morali è la seguente:
Sono i danni di natura non patrimoniale subiti da una persona per effetto di un illecito compiuto da terzi
Più nello specifico, le tipologie di danni morali sono le seguenti:
- gli stati d’ansia;
- gli stati depressivi;
- il dolore e i patemi d’animo a seguito di lesioni fisiche o psicologiche.
Danno morale, la quantificazione
Formalmente il danno morale rientra nella più ampia categoria dei danni non patrimoniali. E’ diverso da:
- danno biologico;
- danno esistenziale.
Questi due hanno a che fare con la sfera della personalità e dell’integrità fisica di un soggetto. Il danno morale, invece, ha una natura soggettiva. Ecco perché è compito di un giudice stabilire l’entità del risarcimento.
Danno morale, come si prova
Come richiedere danni morali ad una compagnia assicurativa? Partendo dal dimostrare che questi danni ci siano effettivamente stati. Le prove da portare hanno l’onere di supportare:
- l’esistenza del fatto illecito;
- la colpevolezza del danneggiante ;
- il nesso causale diretto tra l’azione illecita e il proprio danno alla salute.
Facciamo un esempio pratico:
- hai avuto un incidente stradale dove sei parte lesa;
- dimostri che l’autista del camion che ti è arrivato addosso era ubriaco;
- hai perso un braccio a causa dell’incidente e questo ti genera dolore e depressione.
Ovviamente tutto questo “flusso” presume che tu alleghi documenti che dimostrino i tuoi stati d’ansia o i tuoi patimenti.
Le tipologie di prova
Tecnicamente la prova del danno morale si fonda sul principio della probabilità. Il meccanismo si basa su 2 tipi di prova.
La prova presuntiva
Si tratta della dimostrazione che:
il comportamento della controparte, in quanto offensivo, abbia turbato psicologicamente il soggetto danneggiato
La prova testimoniale
Per rendere efficace la prova presuntiva è fondamentale la testimonianza di soggetti che, essendo stati presenti all’incidente, possono dare una rappresentazione del dolore subito dal danneggiato.
Nella quantificazione del danno morale possono testimoniare:
- le parti in causa;
- i rispettivi parenti;
- il coniuge in comunione dei beni.
I documenti validi come prove del danno morale sono:
- contratti;
- lettere;
- telegrammi;
- email semplici;
- le ammissioni di debito;
- qualsiasi foglio di carta che riporti la firma o la scrittura della controparte.
Risarcimento danni morali per incidente stradale
A parlare è una recentissima sentenza della Corte di Cassazione del 27 marzo 2018. Era il caso di un uomo che ha riportato il 38% di invalidità permanente a causa di un incidente stradale avuto durante uno spostamento di lavoro.
Il nocciolo era capire l’entità del rimborso. Non si trattava solo dei danni fisici ma anche del dolore di non poter mai più svolgere determinate azioni (per esempio attività sportiva) a seguito dell’infortunio.
Questo del danno morale è un caso nuovo e tutto da studiare. L’Rc Auto, invece, è una polizza obbligatoria che noi trattiamo da anni. Vieni a conoscere le nostre condizioni in sede o visitando il sito ufficiale.