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Ballerina Alzheimer

La tutela della salute è un valore importante. Ecco perché noi offriamo la nostra Globale Salute con una copertura completa ed una protezione valida per tutta la famiglia. Quando si parla di benessere siamo tutti uguali, senza distinzioni di classe o religione, e lo dimostra l’intenso video virale della ballerina con l’Alzheimer che in queste settimane sta facendo il giro del mondo.

Colpita nel fisico dalla malattia e logorata dagli anni, l’anziana donna non perde l’innata classe che le ha consentito di calcare i migliori palcoscenici del mondo ballando “solo con le mani” uno stralcio del Lago dei Cigni. Seduta su una sedia a rotelle, la donna sa comunque volare e far volare. Per una volta l’Alzheimer non è riuscito a distruggere tutto. Su queste immagini si sta discutendo molto.

Chi è la ballerina con l’Alzheimer

La rete è impazzita per l’intensità del video della ballerina con l’Alzheimer. Tutti vogliono sapere chi è. Al momento s’è scoperto che a Cuba la chiamavano Rosamunda mentre a Madrid e New York era conosciuta come Marta Cinta. Sulla sua carta d’identità spagnola era registrata come Marta González Saldaña. Un nome che fino a poco tempo fa era caduto nell’oblio e sul quale ha indagato il quotidiano El Español.

E’ uscito fuori che, prima di finire in una casa di riposo su una sedia a rotelle, Marta si esibiva nei teatri di tutto il mondo, lasciando senza fiato per il suo portamento maestoso. Chi l’ha conosciuta testimonia che Marta parlava con uno spiccato accento cubano e che, quando era molto giovane, la sua famiglia si trasferì nell’isola caraibica. Suo padre, Nicolás González, era un ingegnere e fu assunto per costruire la nuova linea ferroviaria del Paese. La sua permanenza nell’isola è documentata da una tessera della Direzione Generale dello Sport, dipendente dal Ministero della Pubblica Istruzione di Cuba.

L’età della ballerina con l’Alzheimer

Marta è nata a Madrid a metà degli anni 1920 ma la sua data di nascita esatta è un mistero perché la donna ha sempre mentito in merito e sul suo documento è stata falsificata. In merito la direttrice della residenza Muro de Alcoy Inmaculada Vilar, dove alloggiava Marta, ha detto:

Crediamo sia nata intorno al 1924. Ma sulla carta d’identità c’è scritto che è nata nel ’49 e che ora avrebbe circa 70 anni. È impossibile.

Dubbi ce ne sono anche sul luogo natio. A giudicare dall’accento e dalla storia della sua famiglia sembra più plausibile L’Avana a Cuba.

Un documento sulla ballerina con l’Alzheimer

Esiste una carta che certifica la nomina di Marta come insegnante di danza sull’isola. È datata 3 maggio 1968, cioè dopo la rivoluzione cubana. Chi l’ha studiata attentamente, dichiara che, in corrispondenza dell’anno, è stato apposto un adesivo. È ipotizzabile che Marta abbia alterato quella data. Questo non è l’unico documento della ballerina con l’Alzheimer fuorviante in termini di date.

Nella sua cartella personale sono presenti diversi diplomi che la collocano a New York negli anni 1966 e 1978 e qui la situazione si complica:

Secondo un diploma della Nicolay Yavorsky High School di New York che accredita Marta come prima ballerina (titolo di eccellenza nel balletto), nel 1966 aveva 19 anni ma la stessa scuola di danza documenta che il 3 giugno 1978 aveva 25 anni. E un terzo diploma datato tre giorni dopo, scrive che ha 23 anni.

Un’ex studentessa ballerina con l’Alzheimer l’ha riconosciuta nel video diventato virale e assicura che all’inizio degli anni ’70 Marta insegnava a Madrid dichiarando così:

L’ho riconosciuta subito. Ho detto ‘ma è lei, è Marta …’. Le sue braccia e le sue mani sono le stesse. Quell’eleganza, sai? Quando ero piccola, mi sembrava molto eterea. Quando camminava, quando si muoveva. Era anche una donna dal carattere molto forte. Non è stata dura, è stata impegnativa, che non è la stessa cosa.

Secondo il racconto di questa donna, Marta insegnava sia a casa sua sia alla scuola Reinado Corazón de Jesús, ancora aperta in via Waila a Madrid. Aveva anche un’altra scuola al numero 66 di via Alfonso XII a Madrid. Lo dimostra una brochure tratta dal suo archivio personale.

La parte finale della vita della ballerina con l’Alzheimer

Nel settembre 2014, ormai anziana, Marta si è trasferita nella casa di riposo dove ha subito l’aggressività della malattia che ha toccato le ue capacità cognitive ma non la sua grazia. Gli addetti della casa raccontano anche un aneddoto:

Marta ormai vedova, visse nella casa di riposo un amore non corrisposto, si era innamorata infatti di un uomo della residenza. Era un gentiluomo molto galante, ma non l’ha ricambiata.

Il video che la riprende nuovamente a ballare dalla sua sedia a rotelle, emozionando tutto il mondo, risale a giugno 2019. È stato condiviso dalla piattaforma Música Para Despertar per ricordare il potere evocativo e la capacità terapeutica della musica.

Marta è morta nel marzo di quest’anno, probabilmente ignara di ciò che sarebbe accaduto a breve in tutto il mondo.

Guarda il video virale della ballerina con l’Alzheimer :

 

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