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Cosa fare in caso di terremoto

L’Italia è un paese a rischio sismico. Lo dimostra la storia passata ed anche quella recente. Trovarsi al centro di un terremoto non è un bella esperienza e non la auguriamo a nessuno ma bisogna essere realisti ed ammettere che comunque può capitare. Ecco perché è bene proteggere la propria vita imparando cosa fare in caso di terremoto e anche la nostra proprietà da danni e catastrofi affini. Partiamo da primo punto.

Il rischio del panico

Il primo consiglio su cosa fare in caso di terremoto è imparare a gestire il panico. Non avere la terra sotto i piedi è un’emozione sconvolgente che paralizza le gambe e il pensiero. Per cavarsela, invece, in caso di emergenza, è bene mantenere la calma e seguire il procedimento che potrebbe salvare la vita.

In caso di scossa al chiuso

Quando una scossa di terremoto arriva, grande differenza la fa il posto in cui siete in quel momento. Se siete dentro ad un’abitazione, cercate riparo sotto un tavolo. Questo tavolo deve essere robusto perché può evitare di farvi schiacciare da massi, soffitti e mobili pesanti. Se avete la fortuna di possedere un tavolo di legno, quella è la soluzione migliore perché si tratta di un materiale elastico all’urto.

Tenersi lontano da finestre e mobili

Un altro consiglio su cosa fare in caso di terremoto è legato ai posti da evitare dentro le quattro mura. Ricordate che, durante una scossa, i mobili tendono a cadere in avanti e che i vetri delle finestre, invece, diventano vere e proprie armi nel momento in cui vanno in frantumi. State lontani da tutto ciò.

Cercare riparo sotto il vano delle porte

Non solo tavoli nel vademecum del cosa fare in caso di terremoto. E’ basilare anche ripararsi sotto un varco tra due muri portanti o una trave perché si tratta di valide alternative per proteggersi da eventuali cedimenti del soffitto, essendo un punto rinforzato rispetto alle stanze della casa.

A fine scossa

Al termine della scossa di terremoto, è bene avviarsi verso una via d’uscita più sicura, evitando di perdere tempo a cercare beni preziosi. Se avete la possibilità, è intelligente chiudere gli interruttori di elettricità e gas per evitare probabili incendi.

In caso di scossa all’aperto

E se invece state fuori casa, è bene comunque sapere cosa fare in caso di terremoto.

Usare le scale con prudenza

Tenete a mente che le scale, seppur unica via di fuga, risultano la parte più debole di un edificio, pertanto usarle richiede molta cautela. È bene prima che vi accertiate che non siano pericolanti.

Non usare l’ascensore

L’uso dell’ascensore durante il terremoto è severamente bandito. Sarebbe il modo più rapido per uscire da un edificio sul punto di crollare ma usarlo potrebbe esservi fatale. La cabina potrebbe staccarsi dal suo percorso a causa del sisma e cadere, oltre che bloccarsi a causa di un’interruzione energetica.

Fare attenzione al pavimento

Un’altra cosa da considerare è che il sisma potrebbe modificare radicalmente la predisposizione di un pavimento oltre che creare voragini. È probabile che ci sia il pericolo di cadere nel vuoto, soprattutto nelle ore notturne per cui camminate con cautela e guardando sempre giù.

Per strada

Infine, una volta fuori di casa e dal palazzo, ecco cosa fare in caso di terremoto:

  • allontanarsi da costruzioni e linee elettriche;
  • trovare uno spazio sulla terra ferma a cielo aperto che eviti il pericolo di essere travolti o colpiti da massi in caduta;
  • allontanarsi dai corsi d’acqua.

Ora che sapete come proteggervi durante un terremoto, vi spieghiamo come proteggere la vostra casa.

La polizza Rischi Catastrofali

Per essere certo di uscirne “vivo” da un terremoto anche a livello economico, c’è la nostra Rischi Catastrofali. Non è facile avere risorse economiche per ricostruire una casa rasa al suolo o anche solo per ristrutturare ciò che il sisma ha distrutto. Con questa polizza ecco i principali danni da terremoto rimborsati:

  • i costi necessari alla demolizione, allo sgombero e al trasporto in discarica dei detriti causati dal terremoto;
  • quelli relativi alla rimozione e al ricollocamento del contenuto del fabbricato;
  • le spese sostenute per il trasferimento e/o il soggiorno in una struttura ricettiva per te e i tuoi familiari, a causa dell’inagibilità del fabbricato;
  • i costi legati agli onorari dei professionisti contattati tipo architetti, periti, consulenti e ingegneri; quelli relativi agli oneri di urbanizzazione dovuti al comune.

Contattateci per un preventivo senza impegno o anche solo per saperne di più. Vi basterà compilare il modulo sottostante e sarete richiamati quanto prima:

POLIZZA RISCHI CATASTROFALI

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