skip to Main Content
+39 06 3759141 Ag802@hdiarete.it
Lavoro nel futuro

Prevedere il futuro è impossibile ma l’uomo ci prova dalla notte dei tempi. Lo abbiamo sempre fatto e continuiamo a farlo. Lo dimostra anche un recente studio internazionale che cerca di analizzare il lavoro nel futuro. Come saremo tra due decenni in ufficio? Le nostre abitudini professionali influiranno sul nostro fisico? Quel che è emerso è davvero interessante.

Gli impiegati del futuro

Sta girando in questi giorni sul web la foto di Emma. Chi è? E’ la risposta a chi si sta chiedendo come saranno gli impiegati del futuro. Come si vede dall’immagine, se non cambiamo le nostre abitudini, saremo tutti:

  • sovrappeso;
  • gobbi;
  • con le gambe gonfie;
  • gli occhi perennemente arrossati. 

Ce lo fa vedere in modo inequivocabile questo manichino a grandezza naturale. Le sue “misure” sono frutto dei risultati di un nuovo rapporto intitolato “The Work Colleague of The Future”, in cui un team di esperti della salute, guidati dal futurista comportamentale William Higham, hanno prospettato come sarà l’aspetto dei futuri impiegati.

Lo studio sul lavoro del futuro

Come si sono tratte queste conclusioni (allarmanti) sull’involuzione a cui ci sottoporrà il lavoro del futuro? Gli studiosi hanno tenuto conto dei sondaggi effettuati da oltre 3000 impiegati in Francia, Germania e Regno Unito. All’interno dei sondaggi c’erano diverse domande che indagavano sul loro stato di salute in relazione al lavoro d’ufficio.

Il quadro che ne è uscito fuori è pessimo. Dai risultati è emerso che la maggior parte dei lavoratori ha sofferto o soffre di:

  • fastidi agli occhi;
  • mal di schiena;
  • mal di testa;
  • eczemi correlati allo stress;
  • sovrappeso;
  • gonfiore agli arti inferiori;
  • vene varicose.

Lo scopo di questo studio sul lavoro del futuro è quello di ammonirci sugli stili di vita sbagliati e cercare di dare consigli per “salvarci” in tempo. Ecco perché gli autori del rapporto avvisano che:

se non applichiamo modifiche all’ambiente di lavoro e allo stile di vita, potremmo andare incontro a un futuro pieno di Emma.

Come migliorare il lavoro del futuro

Vedendo l’immagine inquietante di Emma, si evince che è necessario muoversi di più, magari raggiungendo il posto di lavoro in bicicletta o a piedi e praticando attività fisica una volta uscito dall’ufficio tutti i giorni. Non solo.

È anche importante che i luoghi di lavoro vengano attrezzati con sedute e scrivanie che garantiscano una postura corretta. Bisogna anche prevedere pause lontano dalla scrivania, per fare due passi, riattivare la circolazione ed ossigenare l’organismo.

Attualmente questi consigli sembrano fantascientifici ma per fortuna c’è ancora tempo. Così come hai ancora molto tempo per affiancare alla pensione tradizionale del lavoro una costruita da te per vivere una vecchiaia serena.

La pensione integrativa

Noi della L & N De’ Liguori crediamo che sia un tuo diritto garantirti un futuro felice. Se sull’aspetto fisico dovrai lavorare da solo, sulla parte finanziaria possiamo aiutarti molto. Ecco perché ti invitiamo a scoprire il piano individuale pensionistico di HDI cliccando qui.

Il suo scopo è quello di darti una rendita mensile personalizzabile da godere quando ti sarai ritirato dal lavoro del futuro.

Ecco i vantaggi di questo prodotto:

  • benefici fiscali, perché potrai dedurre i versamenti fino ad un massimo di € 5164,57 all’anno;
  • trasferibilità del piano, perché potrai portare i contributi volontari già versati ad un altro fondo pensionistico;
  • flessibilità del versamento, perché potrai variare l’importo mensile ogni volta che ne avrai bisogno;
  • possibilità di interrompere e riprendere i versamenti in base alle tue esigenze.

Vieni a raccontarci la tua storia senza impegno nella sede di Roma in via Timavo 3. La ascolteremo offrendoti un caffè. Altrimenti potrai richiedere tutte le informazioni che ti servono compilando questo modulo online:

"Informazione pubblicitaria - Prima dell'adesione leggere il fascicolo informativo disponibile su www.hdiassicurazioni.it"

Back To Top