Che anno sarà? Questa domanda ce la stiamo facendo tutti perché il mese di gennaio è storicamente il mese dei bilanci passati e dei buoni propositi. E’ quando tiriamo le somme su quanto fatto ed ottenuto nei 365 giorni addietro e su cosa cercare di migliorare per i giorni che verranno. Noi della L & N de’ Liguori non abbiamo la sfera di cristallo ma possiamo promettere che sarà un altro anno in cui ci impegneremo a migliorare il nostro supporto ai clienti.
Le nostre polizze coprono a 360 gradi la tua esistenza con l’intento di darti protezione in ogni ambito tu voglia. Le principali aree sono le seguenti:
- Protezione e salute;
- Auto e motori;
- Casa e beni;
- Previdenza complementare;
- Risparmio ed investimento.
Un buon modo per iniziare, senza dubbio, è immaginare il paese nel 2020 grazie alle fotografie scattate dall’Istat su quel che è accaduto l’anno precedente. Ecco le più significative.
Natalità zero
Il paese nel 2020 avrà ancora meno bambini. Lo dicono i numeri che illustrano una natalità zero corroborata da questa dichiarazione ufficiale dell’Istituto:
Nel 2019 continua il calo delle nascite. Da 458.151 nel 2018 a 439.747 ora che rappresenta il nuovo minimo storico dall’Unità d’Italia.
Non solo. Quello che rende attivo l’invecchiamento dell’Italia è che la speranza di vita media si attesta su 80,8 anni per i maschi e 85,2 per le femmine. In più l’anno scorso è diminuito il numero dei decessi, che raggiunge le 633.133 unità.
Per una volta il nostro paese è in cima ad una classifica. Con 173,1 persone con 65 anni e oltre ogni cento persone con meno di 15 anni al primo gennaio è la nazione più vecchia d’Europa.
Lo stato civile
E per quanto riguarda le relazioni interpersonali come sarà il nostro paese nel 2020? Sempre secondo l’Istat, crescono le famiglie come numero ma diminuiscono come dimensioni:
I nuclei familiari sono, infatti, arrivati a essere 25 milioni e 700mila e, se nel 33,2% si tratta di coppie con figli, addirittura il 33% sono “famiglie unipersonali” cioè i single, in costante aumento nel corso degli anni.
Continuando il discorso sulle famiglie nel paese del 2020, l’anno scorso i matrimoni hanno ripreso a diminuire con 191.287 celebrazioni, quasi 12mila in meno in un anno. Anche le separazioni legali sono però scese, passando da 99.611 del 2016 a 98.461 del 2017. E i divorzi? Con l’impatto del divorzio breve, hanno subito una contrazione attestandosi a 91.629 (7.442 in meno rispetto al 2018).
Lo stile di vita
Una nazione è fatta anche di modi di vivere e l’alimentazione, nella nostra cultura, è un punto focale. Ecco perché l’Istat si occupa anche di abitudini a tavola e spiega che il nostro paese nel 2020:
si baserà su un modello basato sul pasto veloce consumato fuori casa. I dati relativi al 2019 evidenziano che il pranzo costituisce, infatti, ancora nella gran parte dei casi il pasto principale (66,8% della popolazione di 3 anni e più) e molto spesso è consumato a casa (71,9%), permettendo così una scelta degli alimenti e una composizione dei cibi e degli ingredienti più attente rispetto ai pasti consumati fuori casa.
La cultura
Un ultimo tassello da inserire nel mosaico del paese del 2020 è la formazione. I giovani prediligono sempre di più le università online con questi numeri:
Nell’anno accademico 2018/19 gli iscritti alle università telematiche, in crescita da alcuni anni, raggiungono i 93.651 iscritti (+ 23,9% rispetto all’anno precedente).
Eppure questa maggiore agilità negli studi non tampona il fenomeno dei cervelli in fuga:
Sempre più dottori di ricerca decidono di lasciare l’Italia: il 15,9% dei dottori del 2012 e il 18,5% dei dottori del 2014 dichiara di vivere abitualmente all’estero. Tali percentuali sono superiori di 4,3 punti a quelle rilevate nella precedente indagine.
Gli stipendi
L’excursus nel paese del 2020 si completa con una bella notizia. E’ oggettivo un aumento degli stipendi medi:
Nel 2019 le retribuzioni contrattuali orarie nel totale economia sono tornate ad aumentare (+1,5%). Tale variazione è stata determinata per più di due terzi dai miglioramenti economici intervenuti nell’anno. Il contributo maggiore è derivato dagli aumenti retributivi previsti per la quasi totalità dei dipendenti pubblici (+2,6%) dopo il blocco contrattuale che si protraeva dal 2010.
Qualunque siano i tuoi progetti in questo paese nel 2020, non possiamo che augurarti il meglio. Vieni a scoprire sul nostro sito o in sede a via Timavo 3 a Roma come possiamo aiutarti.